Il nemico degli investimenti in It: il bilancio

innovazione

Una ricerca commissionata da Unisys e condotta presso i Ceo di imprese europee con oltre 500 persone porta alla luce un quadro dominato da una tecnologia di sussistenza.

Poco lo spazio per l’innovazione.

Unisys ha realizzato una ricerca sulle politiche di investimento delle imprese europee in ambito It.

L’ha commissionata e fatta realizzare a Taylor Nelson Sofres nell’ultimo trimestre dello scorso anno.

Per portarla a termine sono state condotte interviste telefoniche con 250 Ceo del Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Spagna, Portogallo e Paesi Bassi.

Tutti gli intervistati appartenevano a realtà aziendali con oltre 500 addetti.

L’indagine ha sottolineato come in Europa, nella maggior parte delle società, vi siano potenziali conflitti tra le politiche societarie e i vantaggi commerciali e di business.

I risultati della ricerca, infatti, hanno evidenziato come le esigenze di bilancio delle aziende abbiano maggiore influenza nella scelta delle infrastrutture tecnologiche.

Il 47% dei responsabili It, infatti, ha ammesso che le spese finalizzate all’innovazione tecnologica e commerciale, oltre a quelle destinate alla soddisfazione della clientela, trovano ostacolo nelle anelastiche procedure aziendali di acquisto.

Il fatto porta a una complessiva carenza di investimenti in sistemi informatici.

Ovvero, la chiusura dei conti trimestrali ha sempre la meglio sui vantaggi degli investimenti a lungo termine.

Interessante è il dato per il quale il 25% delle imprese intervistate sostiene di spendere parte del proprio bilancio in tecnologia ritenuta ordinaria, ovvero quella che consente all’azienda di sopravvivere, anziché di incamminarsi sulla via dell’innovazione.

Tecnologia di sussistenza, verrebbe da chiamarla.

Un altro dato critico emerso dall’indagine riguarda la scarsa diversificazione dei fornitori It.

Il 43% degli intervistati conferma che la propria società privilegia i rapporti già consolidati rispetto a nuovi fornitori, nonostante il 29% di essi sostenga che il fatto sia limitativo dell’attività aziendale e un altro 24% ritenga che ciò ostacoli il conseguimento degli obiettivi di business a lungo termine.

Altra opinione comune emersa dallo studio commissionato da Unisys è quella che stabilisce che rinnovare gli attuali processi aziendali rappresenti una sfida troppo onerosa.

In particolare, l’82% degli intervistati conferma la cautela finanziaria che caratterizza l’Europa sostenendo che le divisioni acquisti sono ancora molto influenti quando si tratta di prendere decisioni sui sistemi It, mentre il 46% delle imprese ammette che la scelta di nuovi fornitori e l’acquisto di infrastrutture innovative sia abbastanza difficile nell’attuale contesto aziendale.